lunedì 29 settembre 2008

Memoria corta

MILANO, 28 settembre - «Oggi ha vinto l'arbitro, non il Milan». Lasciando lo stadio Meazza, l'attaccante dell'Inter Zlatan Ibrahimovic ha fatto questa semplice osservazione davanti a microfoni e taccuini sull'esito del derby.
da corrieredellosport.it

Dov'era Ibra tutte le volte che l'hanno scorso l'arbitro ha vinto le partite (e anche lo scudetto)?
Ad ogni modo ieri abbiamo visto il solito Ibra: grande col Catania, l'Ascoli, la Sambenedettese e inesistente negli appuntamenti importanti.
Per quanto riguarda l'arbitraggio, a parte il gol che probabilmente era in fuorigioco o forse no (si parla di centimetri, non di metri), per il resto l'arbitraggio di Morganti mi è sembrato equilibrato ed ha tenuto sempre lo stesso metro di giudizio per tutta la partita (vedi le due manate in area di Materazzi e Flamini).
Probabilmente il nostro Ibra non era più abituato ad arbitraggi imparziali...

***aggiornamento***
Aggiungo l'immagine del gol in cui sembrerebbe regolare la posizione di kakà.

venerdì 26 settembre 2008

La dea bendata "Real Madrid"


Ultimamente si è parlato molto della fortuna di Josè Mourinho.
Per rimanere in tema vi riporto un'interessante statistica sul Real Madrid e la Champions League.

-Nel 2003: la Juve elimina il Real in semifinale. Poi il Milan elimina la Juve ed è campione d'Europa
-Nel 2004: il Monaco elimina il Real ai quarti. Poi il Porto elimina il Monaco ed è campione d'Europa
-Nel 2005: Il Real perde contro la Juve agli ottavi. Poi il Liverpool elimina la Juve ed è Campione d'Europa...
-Nel 2006: Il Real perde contro l'Arsenal agli ottavi. Poi il Barcellona elimina l'Arsenal ed è Campione d'Europa...
-Nel 2007: Il Real perde contro il Bayern agli ottavi. Poi il Milan elimina il Bayern ed è Campione d'Europa...
-Nel 2008: la Roma elimina il Real agli ottavi. Poi il Manchester elimina la Roma ed è campione d'Europa.

Detto questo, ci auguriamo che l'Inter elimini il Real Madrid.

Che Saràs, Saràs..

Scrivevo di emmemmme Massimo Moratti nel blog il 23 aprile 2007, diciassette mesi fa:
“Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.”

Emmeemme farfugliò di querele contro di me di cui non ho avuto notizia. Quelle che ho comunque mi bastano.
Diciassette mesi dopo il post “Senza rubare”, il 23 settembre 2008, il consulente tecnico della Procura di Milano ha descritto l’operazione Saras in 400 pagine.
Il consulente, come riportato da Repubblica: “ha ipotizzato che l’incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni di euro”.
In sostanza le azioni sono state quotate a un prezzo molto superiore al loro valore. I Moratti e le banche hanno incassato. Chi ha comprato ha perso 770 milioni di euro.
Le banche hanno offerto un aiuto prezioso per la collocazione dei titoli. Le email sequestrate dalla magistratura:
- “E’ vitale che davanti al prezzo ci sia un 6”, Federico Imbert, Jp Morgan
- “Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, così quella parte non la vedremo per lungo tempo” Emilio Saracco, Jp Morgan
- “Parlato a lungo con Miccichè di Intesa. E’ contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. E’ personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l’esposizione sua e di Passera con i Moratti. E’ stato da lui Galeazzo Pecori Girali di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti” Federico Imbert, Jp Morgan.
Che Saràs, Saràs …:
- Moratti, incasso 1,6 miliardi di euro
- Jp Morgan, incasso 26,7 milioni di euro
- Banca Caboto, incasso 18 milioni di euro
- Morgan Stanley, incasso 20,9 milioni di euro
- Azionisti, perdita 770 milioni di euro.

da beppegrillo.it

martedì 23 settembre 2008

Ecco come si comprano Ibra, Quaresma, Mancini, Mourinho...

Nuovi guai giudiziari in vista per l'Inter e per Massimo Moratti? Così sembra, visto che la Procura di Milano e la Guardia di Finanza stanno indagando sulla quotazione in borsa della Saras, l'aziena di famiglia dei Moratti. Lo rivela questa mattina il quotidiano La Repubblica.

Secondo la Procura milanese, lo sbarco in borsa del gigante petrolifero meneghino sarebbe avvenuto con numeri gonfiati con l'obiettivo di far aumentare il prezzo delle azioni e rastrellare sul mercato fondi necessari ad appianare i debiti (circa 500 milioni di euro) contratti da un ramo della famiglia verso una serie di istituti di credito, tra cui Banca Intesa. L'ipotesi di reato a cui stanno lavorando gli inquirenti è quella di falso in prospetto.

Sulla base di alcune e-mail inviate dalla banca d'affari americana Jp Morgan al vaglio della Guardia di Finanza, pare proprio che 'il ramo della famiglia' in questione sia quello che fa capo a Massimo Moratti e alla gestione dell'Inter. Insomma il massimo dirigente nerazzurro per la sua 'munifica' campagna di rafforzamento della squadra negli ultimi anni ha costretto la Saras a una serie di 'sacrifici' finanziari che avrebbero messo in crisi l'azienda, costretta a trovare un escamotage per appianare i debiti.

D'altronde quando si ha a libro paga un allenatore come Mancini che guadagna un bel pò di milioni di euro all'anno per starsene a spasso, senza contare i contratti faraonici firmati (come non ricordare i 15 miliardi di lire all'anno a Recoba...) nel corso degli anni con giocatori che non sempre hanno dimostrato sul campo il loro valore, parlare di 'gestione non proprio oculata' è solo un eufemismo...

Da realsports.it

Ecco come si comprano Ibra, Maicon, Quaresma, Mancini, Vieira, Mourinho, ....
Secondo voi troveremo qualche articolo a riguardo sulla Gazzetta?

lunedì 22 settembre 2008

Il più bravo, il migliore e nessuno è meglio di lui

Ormai nelle interviste tv il gioco è quello di continuare a chiedere a José Mourinho qualcosa sulla nota questione dell'allenatore più bravo del mondo. Come ieri su Mediaset Premium: «Moratti ha detto che lei è il migliore del mondo». Stavolta lo SpecialOne ha articolato così: «No, non mi piace. Io voglio che Moratti dica: nessun allenatore è migliore del mio». Le menti migliori di una intera generazione stanno dannandosi per scoprire la sottile differenza, che deve pur esserci.

da La Repubblica

giovedì 18 settembre 2008

The Special Uan


Ringraziamo l'utente (che non si è firmato) che ci ha gentilmente inviato questa immagine.

La svista di Trefoloni

ROMA, 17 settembre - Clamoroso errore tecnico dell'arbitro Matteo Trefoloni durante in Celtic-Aalborg, sfida per il gruppo E della Champions League. Il direttore di gara toscano ha infatti espulso il giocatore sbagliato in occasione di un fallo da ultimo uomo sull'attaccante greco dei 'Bhoys' Samaras. L'intervento era stato commesso dal n. 2 dell'Aalborg, Michael Jakobsen, ma Trefoloni, che evidentemente non aveva seguito attentamente l'azione, è sembrato incerto e ha chiesto aiuto, tramite radiomicrofono e cuffia al suo assistente Giorgio Niccolai. Poi, senza neanche far girare il giocatore, ha mostrato il cartellino rosso al n. 4 dell'Aalborg Michael Beauchamp, che ha inutilmente tentato di far ricredere l'arbitro e poi ha dovuto lasciare il campo. L'azione 'incriminata' è stata ripetutamente mostrata da Sky. La partita si è conclusa sullo 0-0.
da corrieredellosport.it

Probabilmente Trefoloni stava cercando Materazzi o Muntari!

lunedì 15 settembre 2008

The special B Side


Dopo aver vinto l'ultima partita contro il Catania grazie a due autoreti (una delle quali fantasma), Josè Mourinho, lo Special One, è stato ribatezzato The Special B side (Lo speciale lato B).

domenica 14 settembre 2008

Inter, Arbitri e Gazzetta, non così!

Abbiamo letto, e volentieri pubblichiamo, un bell'articolo sull'autogol fantasma di ieri sera durante la partita Inter - Catania.
L'articolo è tratto dal sito ju29ro.


Ricordate come titolava a nove colonne la Gazzetta dopo Bologna-Juventus del 19 dicembre 2006 ed il gol, definito fantasma, di Zalayeta? Il tiolo era questo: "Juve, non così". I tifosi della Juventus quel titolo lo ricordano bene, perchè fu l'ennesimo di una gogna mediatica contro la squadra bianconera iniziata nell'estate 2006. Molti tifosi si chiesero se la Gazzetta avrebbe fatto lo stesso titolo nel caso che a benficiare del dubbio fosse stata l'Inter. Oggi possiamo dirlo: Verdelli non lo avrebbemai fatto!
Il destino è stato cinico e baro con l'interista Verdelli e ha voluto che ieri fosse l'Inter a vincere una partita con un gol molto ma molto più "fantasma" di quello realizzato da Zalayeta al Bologna. Il titolo della Gazzetta di oggi è stato: "L'Inter ringrazia". Notate qualche differenza con il trattamento riservato alla Juve? L'obiettività che alcuni ancora riconoscono al quotidiano rosa può essere messa in dubbio dopo questa evidente differenza di trattamento, nei titoli, per episodi analoghi?
Senza aspettare movioloni e supermoviole diamo ora una prova tecnica del fatto che il gol del 2-1 concesso all'Inter non esisteva, è stato solo un regalo, come era apparso ad una prima visione senza moviole, un grossolano errore di presunzione di un assistente dell'arbitro, oltretutto, mal posizionato, al quale l'arbitro ha dato fiducia.
Ricordiamo che il gol deve essere assegnato quando anche l'ultimo centimetro della circonferenza del pallone ha oltrepassato completamente la parte interna della linea bianca della porta.
Abbiamo inserito un piano (un'ipotetica lastra in colore celeste) allineato alla parte interna di pali, traversa e linea bianca di porta; abbiamo, poi, tracciato due assi ortogonali su questo piano, nel punto esatto in cui si trova il pallone; già si vede ad occhio che più di metà del pallone è fuori dal piano messo in linea con pali e parte interna della linea bianca; abbiamo, inoltre, aggiunto un asse parallelo alla superficie della porta e tangente al'ultimo punto del pallone in direzione del campo: è ben visibile di quanto il pallone è ancora in campo e non in porta. Il pallone non ha oltrepasato completamente la linea di porta. Non si può parlare di gol fantasma, si deve parlare e scrivere di gol inesistente.
Ieri sera, durante le intervista post-partita, Zenga, pur restando un "cuore nerazzurro" e blandito dallo studio (Mediaset Premium) dall'amico Riccardo Ferri, dopo l'ennesimo replay che non sanciva con certezza se quella era una rete valida, non ha potuto esimersi dal chieder: "Se noi con la moviola ancora non siamo ancora in grado di decidere se è gol, come ha potuto decidere per il sì il guradalinee che non era ben posizionato?". Giusto!
Stefano Agresti, sul Corriere dello Sport di oggi, firma un editoriale dal titolo "Nell'incertezza non si dà il gol":
"... non appena si torna in campo l’arbitro Damato (an­zi, il guardalinee D’Agostini) concede all’Inter un gol fantasma, su una pal­la toccata di testa da Terlizzi, sbattu­ta contro il palo e poi bloccata dal por­tiere dei siciliani. Le immagini non chiariscono se sia gol o meno: la dina­mica dell’azione dà la sensazione che la palla non sia entrata, qualche fer­mo immagine trasmette l’impressio­ne opposta. Al replay numero duecen­to, nessuno può dire senza dubbi se quel pallone abbia superato intera­mente la linea di porta. Non esiste certezza, dunque, né in un senso né nell’altro. E proprio qui nascono i dubbi e le polemiche. Proprio qui na­sce il caso: com’è possibile che al guardalinee venga in mente di conce­dere un gol di cui nessuno è sicuro, nemmeno dopo ralenty da ogni ango­latura? Per prendere una decisione tanto importante, in un momento co­sì delicato della partita, non avrebbe dovuto essere assolutamente certo del gol? Attenzione, perché è decisiva la valutazione della posizione del guardalinee nel momento in cui il por­tiere blocca la palla: non si trova sul­la linea di fondo, dove al limite avreb­be anche potuto avere una visione pri­vilegiata dell’azione, ma diversi me­tri all’interno del campo. Come una normale moviola, insomma. E se non ne bastano tante, di moviole, per fare chiarezza, può il guardalinee essere tanto sicuro della sua decisione?
Gli arbitri, insomma, cominciano male, perché cominciano lasciando brutte sensazioni."

E siamo già al secondo "aiutino" arbitrale all'Inter in sole due giornate di campionato. Dopo il gol con preventivo stop di braccio di Ibrahimovic a Genova, che non visto ha fruttato un punto, ecco il gol inesistente contro il Catania ... e sono altri due punti in più in classifica.
Se solo le terne avessero visto bene, oggi, l'Inter avrebbe un solo punto in classifica, come la Roma.
Questi errori delle terne arbitrali, questi "aiutini", rischiano di scavare un solco in classifica tra l'Inter e le altre squadre in competizione con i nerazzurri, rischiano di demotivare i concorrenti, aiutano a dare tranquillità ad una compagine che, l'abbiamo visto anche ieri, è soggetta a soffrire di "nervosismo".
Abbiamo rivisto l'arbitro assediato dopo una decisione, Tedesco a terra colpito da calcetti, Maicon fare una sceneggiata da ossesso per un fallo fischiato in attacco e poi insultare Paolucci ripetendo per ben tre volte "Alzati merda". Una squadra nervosa che, se non vince o viene aiutata a farlo, rischia di sclerare.

mercoledì 10 settembre 2008

Deco: 'Ecco perché ho detto no all'Inter di Mourinho

14:32 del 08 settembre www.calciomercato.com

Deco torna sulla scelta fatta in estate, quando ha preferito andare al Chelsea piuttosto che all'Inter di Mourinho. Il nazionale portoghese ex Barcellona ha spiegato: "L'offerta del Chelsea era più interessante sotto tutti gli aspetti rispetto a quella dei nerazzurri. Il progetto di Scolari mi ha convinto subito. E' un piacere giocare al fianco di campioni come Lampard, Essien, Ballack, Joe Cole, Terry e Drogba. L'obiettivo è vincere la Champions League, renderemo la vita difficile all'Inter e a tutte le altre pretendenti".

Champions che evidentemente non è fra gli obiettivi dell'Inter da quasi 50 anni!

martedì 9 settembre 2008

Calciomercato: gli arabi del City offrono 100 milioni per Ibraihmovic

Milano, 7 settembre - Prima Kaka`, poi Cristiano Ronaldo, alla fine anche Ibraihmovic. Non conosce limiti la fantasia, e l’ingordigia, dei nuovi proprietari del Manchester City, una cordata araba che prosegue nella sua ricerca di ‘stelle’ in vista della prossima stagione e che ha gia` messo sotto contratto l’ex brasiliano del Real Madrid Robinho. Il prossimo obiettivo, dopo le voci di un interessamento anche per il milanista Kaka`, sarebbe lo svedese dell'Inter.
100 milioni di euro la mostruosa cifra offerta dallo sceicco Sulaiman Al-Fahim, pronto a strappare il giocatore veramente ‘a tutti i costi’.

Intanto Ibraihmovic, come suo solito alla vigilia di un suo trasferimento, ha dichiarato:
‘Quando ho saputo dell’interesse del Manchester City sono stato molto felice, perchè quand’ero piccolo ero un tifoso del City’‘.

sabato 6 settembre 2008

The Green One

Arrivato presso il campo sportivo della cittadina svizzera di Locarno, per disputare l'amichevole contro la formazione locale, il tecnico dell'Inter ha preteso la rasatura del terreno di gioco.
Troppo lunga l'erba, alta circa 6,5 centimeti. Due addetti al campo muniti di tosaerba si sono così affrettati a rifare il look al manto erboso, portando l'altezza dei ciuffi d'erba a circa 3 centrimetri. La scena ha suscitato l'ilarità del pubblico di casa, che ha rapidamente confezionato uno striscione (poi rimosso) dal contenuto eloquente: "Voi la tagliate, noi la fumiamo".

mercoledì 3 settembre 2008

Quaresma e la "trivela"

Appena sbarcato a Milano, il nuovo acquisto dell'Inter, Riccardo Quaresma ha deciso di non perdere tempo e di svelare subito a una sua bionda ammiratrice il segreto della "trivela".

Animali!

Per vedere gli animali ci basta andare allo zoo, non li vogliamo anche negli stadi, nelle stazioni, negli autogrill dove c'è la gente civile!
D'altronde nello zoo sarebbero nel loro habitat naturale e cioè dietro le sbarre!

No alla violenza!

lunedì 1 settembre 2008

Ricominciaaamooo

Si ricomincia subito con le "sviste" arbitrali, sempre a favore di una certa squadra la cui divisa sociale è a righe verticali nerazzurre.
Gol di Ibraihmovic viziato da un fallo di mano e Zanetti in area a braccia aperte che tocca il pallone di mano.
Chi ben comincia...