lunedì 5 maggio 2008

L'angolo della poesia


Il Cinque Maggio

Ei fu. Siccome immobile,
ferito dalla Lazio,
stette Moratti incredulo
mirando cotanto strazio,
così percossa, attonita
Milano neroazzurra sta,
muta pensando all’ultima
del fato malignità ;
neppur sapendo quando
il destin beffardo e rio
un’altra occasione
di nuovo gli offrirà.
Ronnie piangente in panca
vide lo scempio e tacque;
quando, ginocchio fragile,
cadde, risorse e giacque,
capì che giù all’Olimpico
per lui cattive son le acque;
Vieri mercenario che
per l’inter fece al Trap oltraggio,
giace or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e nasce nel suo cor una certezza:
giocar nell’Inter l’è proprio ‘na schifezza.
Dall’Alpi alle Piramidi,
dal Manzanare al Reno,
il popolo interista
è sempre più di meno;
a loro nulla resta
mai stati là in Giappone,
nient’altro che stucchevoli
amichevoli in regione.

da quartierebianconero

Nessun commento: