Secondo la Procura milanese, lo sbarco in borsa del gigante petrolifero meneghino sarebbe avvenuto con numeri gonfiati con l'obiettivo di far aumentare il prezzo delle azioni e rastrellare sul mercato fondi necessari ad appianare i debiti (circa 500 milioni di euro) contratti da un ramo della famiglia verso una serie di istituti di credito, tra cui Banca Intesa. L'ipotesi di reato a cui stanno lavorando gli inquirenti è quella di falso in prospetto.
Sulla base di alcune e-mail inviate dalla banca d'affari americana Jp Morgan al vaglio della Guardia di Finanza, pare proprio che 'il ramo della famiglia' in questione sia quello che fa capo a Massimo Moratti e alla gestione dell'Inter. Insomma il massimo dirigente nerazzurro per la sua 'munifica' campagna di rafforzamento della squadra negli ultimi anni ha costretto la Saras a una serie di 'sacrifici' finanziari che avrebbero messo in crisi l'azienda, costretta a trovare un escamotage per appianare i debiti.
D'altronde quando si ha a libro paga un allenatore come Mancini che guadagna un bel pò di milioni di euro all'anno per starsene a spasso, senza contare i contratti faraonici firmati (come non ricordare i 15 miliardi di lire all'anno a Recoba...) nel corso degli anni con giocatori che non sempre hanno dimostrato sul campo il loro valore, parlare di 'gestione non proprio oculata' è solo un eufemismo...
Ecco come si comprano Ibra, Maicon, Quaresma, Mancini, Vieira, Mourinho, ....
Secondo voi troveremo qualche articolo a riguardo sulla Gazzetta?
1 commento:
Beh Rosicone ora hai superato te stesso: un tifoso della Roma che parla dei debiti dell'Inter.... ahahahahahahahaahahahaahahah troppo forte!! Appena arriva uno sceicco del Dubai ve compra a tutti quanti rosiconi!!
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