venerdì 15 febbraio 2008

Li preferivo in silenzio stampa...


Ecco le dichiarazioni rilasciate da Roberto Piangini in conferenza stampa:
"Disturba il fatto che su un episodio che riguarda l’Inter parlano in un certo modo, altri episodi che riguardano altre squadre a volte non ne parlano neanche. Faccio un esempio: dopo Udine non hanno parlato del gol annullato a Ibrahimovic, in una partita da noi giocata 10 contro 11. Non dico che l’abbiamo condotta, ma quasi, e c’è stato annullato un gol valido, ma non mi sembra sia stato dato risalto a questo. Capisco che tentino di fare di tutto pur di metterci in difficoltà e farci perdere, però credo che bisognerebbe parlare allo stesso modo di tutti gli episodi. Accade a tutti di ricevere qualcosa, ma non perché un arbitro sia in malafede; questo, dopo quello che è successo, ormai è passato e non accade più, ma che un arbitro possa sbagliare purtroppo è capitato e capiterà sempre. Io non penso di essere antipatico, forse le antipatie le attiro perché a volte dico delle cose che magari altri non dicono oppure che evitano di dire, a volte uno potrebbe essere banale ed essere simpatico".

Ah "belli capelli", ti preferivo in silenzio stampa: parla di un episodio sfavorevole a fronte di un numero esagerato di "sviste" favorevoli che gli stanno permettendo di vincere partite immeritatamente.
E pensare che 2 anni fa, faceva sceneggiate napoletane per rimesse laterali invertite a suo sfavore...
Come cambia il mondo...

3 commenti:

AntonioHBK ha detto...

Ah romanista secondo in classificaaaaaaaa, se ti rompevan i maroni ogni battito di ciglia che fai vedi come anche il tuo signor spalletti cominciava a risponder a muso duro. Che mo la sceneggiata napoletana la state facendo voi eh e tu in primis da tifoso scrivendo ogni minima cavolata sul blog...datti na calmata.

Roberto C. ha detto...

da http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Inter

La storia
La nascita
L'Inter nacque per sbaglio (che sta proprio nel nome scelto, Internazionale) il 9 marzo del 1908, da un gruppetto di persone considerate ""intelligentissime" (quarantatre, in fila per sei col resto di uno), che avevano capito che il Milan non valeva niente. I festeggiamenti vennero tenuti nel Bar del Giambellino un famosissimo locale in di Milano, la cui particolarità era di avere le pareti ricoperte di specchi così da simulare la presenza di una moltitudine di gente.

Cerutti Gino, l'allora presidente come buon augurio decise di organizzare una partitina a calcio nella sala, ma dopo 10 secondi il pallone impattò contro l'enorme specchio che ricopriva e circondava le pareti frantumandolo in miliardi di pezzi. Il pallone, all'impatto esplose andando a colpire un cameriere , che inciampando su Bauscia, il gatto nero del padrone del locale, fece cascare la giara piena d'olio che stava trasportando versandone tutto il contenuto sul pavimento e addosso ai membri della neonata società, procedendo così ad una sorta di Battesimo.

La sfortuna proverbiale dell'Inter deriva da questo, fin dalla sua nascita la sfiga l'ha addocchiata e difficilmente se la lascierà sfuggire.

I successi ed i compagnucci di merende
Grazie ad un accordo segreto con il Milan e la Juventus con le quali l'Inter condivideva il colore nero delle striscie sulle divise e la voglia di ottenere facili successi nel campionato italiano, i nerazzurri riuscirono ad ottenere la loro parte della torta. L'associazione a delinquere formata da questi tre "nemici di facciata" fruttò all'Inter la conquista di un cospicuo numero di scudetti rubati alle altre squadre italiane che rimanevano al di fuori questo circuito, e spartiti con i "compagnucci di merende" del Milan e della Juve. La fame di successi dell'Inter cresceva di anno in anno, i nerazzurri non si accontentavano di conquistare un tricolore ogni tanto, così, invidiosi dei cugini rossoneri che mietevano successi oltre che nel territorio nazionale (dominato soprattutto dalla Juventus) anche in campo europeo, decisero di puntare in alto anche loro e di non accontentarsi più della loro piccola parte di bottino...

La maledizione della giara
Le ambizioni del capostipite della famiglia Moratti, Angelo, allora presidente dell'Inter portò alla vittoria di due Coppe dei Campioni che all'epoca avevano una forma familiare per i nerazzurri: quella della famosa giara d'olio versato che segnò la nascita L'Inter entrò in un periodo buio ed interminabile, nel quale si abbatté un terribile anatema: per ogni scudetto conquistato dai nerazzurri sarebbe corrisposta una vittoria in Coppa dei Campioni del Milan, questo avvenne sia nel 1989 che nel 2007, oltre che nel 1963. Da questo terrificante non c'è due senza tre nacque il termine intertristi. Per questo motivo i nerazzurri cercarono di limitare i danni e di centellinare il più possibile le vittorie, pur di non vedere gioire i soci-nemici del Milan. La giara, come avvenne al principio anche in quest'occasione si rivelò nefasta e portò di nuovo sfiga. Dopo quelle due vittorie le ambizioni nerazzurre furono di nuovo punite severamente da una maledizione che durò molto tempo (sono quasi QUARANTATRE ANNI). A onor del vero questa parsimonia non servì poi al molto dal momento che il Milan continuò a vincere campionati e coppe pur senza l'ausilio dell'Inter.


Il Periodo della cosidetta "Invisibilità Tecnico-Tattica"

Tutto iniziò nel 1989 quando i dirigenti Interisti stanchi delle continue e ormai ripetitive vittorie decisero di utilizzare nuove tecniche di gioco, un misto tra shangai, sharingan, sudoku e tressette con il morto; questa geniale tecnica, che mescola abilità innata, gioco di squadra e capacità illusorie, venne ricevuta dal presidente Moratti sulle tavole della legge durante una scampagnata nei pressi del monte dedicato a San Siro ma sciaguratamente fu mal interpretata da quest'ultimo che decise di usare il morto del tressette facendo finta che fosse un nuovo pupillo straniero falsificandogli il passaporto. Quando si accorse del tragico errore era troppo tardi erano passati 18 anni...


La resurrezione e l'avvento di San Guido Rossi
L'incantesimo si ruppe solo nel 2005, quando il Presidente Massimo Moratti grazie alle intercettazioni svolte dalla sua personale compagnia telefonica, la Telecom, riuscì a spodestare la Juventus ed il Milan dai ruoli di Regina e Viceré del Campionato di Calcio Italiano, e a diventare dominatore assoluto della scena grazie al provvidenziale aiuto di San Guido Rossi, già Vice Presidente dell'Inter ed in seguito Amministratore Delegato di Telecom, che assunse in quel periodo il ruolo di Commissario Straordinario della Lega Calcio. Con un'abile mossa, Guido Rossi grazie a delle fondamentali e fantomatiche consultazioni con tre misteriosi Saggi (Luisito Suarez, Mariolino Corso ed Enrico Bertolino) riuscì a consegnare magicamente lo Scudetto vinto sul campo dalla Juve alla sua Inter.

L'Inter poté così fregiarsi finalmente dello Scudetto di Cartone e nella stagione successiva avendo eliminato e penalizzato tutti gli altri avversari lasciando in vita solamente squadre satellite dei tre compagnucci di merende. I nerazzurri riuscirono così a trionfare onestamente e ad aggiudicarsi il loro meritatissimo quindicesimo Sculetto, in un campionato faticosissimo e ricco di insidie, nel quale la squadra procedette come una schiacciasassi eliminando e umiliando di volta in volta importanti compagini quali: Empoli, Ascoli, Chievo Verona, Siena, Reggina, Messina, Catania, Livorno, Poggio Bustone, PoggiBonsi, Fanfulla da Lodi, Baracca Lugo, Pro Caccolese e Sco-Reggina

Sfortunatamente, l'idiozia caratteristica di questa squadra non si arrese nemmeno di fronte ai magheggi ed ai soprusi della Brigata Moratti che nonostante la penalizzazione comminata per gli imbrogli del Milan non riuscì a limitare il potere politico della squadra rossonera che incredibilmente si trovò a partecipare alla Coppa dei Campioni e come da profezia a vincerla, facendo andare di traverso i festeggiamenti nerazzurri in tutte le città della Calabria, della Basilicata, della Sardegna della Puglia e della Sicilia.

Il Vangelo di Moratti
Dopo i martirtii subiti dall'Internazionale Water Cleaning, ma in special modo dal Massimo Moratti Denti Marci, il presindentissimo, in collaborazione con i santi martiri Lele e MarcoTrochetto e sotto la supervisione di Papa Pio Scudo (al secolo noto come San Guido Rossi) ha deciso di scrivere un vangelo.

“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa di Moggi. Beati coloro che scambiano Coco con Seedorf e Carini con Cannavaro e perdono per colpa degli arbitri. Beati coloro che vendono i Roberto Carlos e i Simeone ma si tengono i Pistone. Beati coloro che, onestamente, truccano passaporti e patenti per evitare i disonesti tempi della burocrazia. Beati coloro che capiscono, (anche se in ritardo decennale), che spender la stessa somma per gli Ibrahimovic, o la somma dei Tiago più gli Almiron non è la stessa cosa. Se avete un primavera buono, anche il suo valore sarà buono; se avete un primavera cattivo, sempre buono il suo valore sarà. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Solo la bocca dell’onesto parla dalla pienezza del cuore. Perché allora osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi canta “senza rubare”. Beati coloro che hanno il passivo di bilancio più grande, tanto i debiti non saranno mai rimessi. Guardatevi però dal praticare le vostre opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa. Per questo offrite un contratto a Moggi di nascosto e poi negate. Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge. A quello ci ha pensato Calciopoli. Voi udrete intercettazioni selezionate ma non comprenderete; guarderete tra le carte, ma illeciti non vedrete. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. Beati i giornali, però, che hanno capito che Moggi è il diavolo, mentre Oriali è il Figliol Prodigo. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. Tanto poi, a tavolino, tutto potrà esser preso. Non accumulate tesori nella vostra bacheca trofei. Chiedete a Guido Rossi e vi sarà dato; cercate con la Telecom e troverete; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova. Beati, quindi, coloro che festeggiano uno scudetto a tavolino perché sul campo non ci sarebbero mai riusciti. Perciò vi dico: Non affannatevi per il domani, perché il domani ha già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. Guardate me: ho comprato a caso, venduto campioni eppure a tavolino, ho già vinto uno scudetto e ora voglio anche quello del 2002 perchè: beati i terzi sul campo se…… …… a tavolino saranno i primi.”

- Inter denti marci


Albo d'Oro
24 Trofei Tim
199 Trofei Birra Moratti
786546891382452659783798469482 Coppe del Nonno (unica squadra a vincere questo torneo)
56842164 partite disputate
56000000 partite perse
800000 partite pareggiate
42164 partite vinte (40000 a tavolino, il resto sono amichevoli)








Massimo Moratti, Lele Oriali e Branca hanno deciso di aprire un istituto di rilascio Passaporti e Patenti rubate. Per informazioni contattare la sede interista e chiedere di Don Lele.
L'Inter ha diverse ricorrenze che vengono festeggiate durante l'anno, la più importane è il 5 maggio, giorno in cui perse lo scudetto all'ultima giornata di campionato. I tifosi esultarono i loro beniamini, ringranziandoli di avere allungato la loro agonia, (e lo scongiuro di un'altra ulteriore vittoria del Milan in Coppa Campioni) primato che continuano a vantare con orgoglio immutato.
Una delle particolarità di questo club, è quello di comprare diversi campioni, pagandoli cifre esorbitanti, che poi decadono appena cominciano a giocare con la maglia nerazzurra. Quando il loro valore di mercato comincia a scendere vertiginosamente a questo punto la società decide di svenderli e con certezza pressocché matematica, questi riconquistano il loro status di fuoriclasse ed in taluni casi si convertono addirittura in campioni del mondo.
L'Inter fa parte di una nota associazione a delinquere, formata oltre che dai "nerassurri" (Come vengono chiamati nel loro inno ufficiale Pazza Inter amala) anche dalle altre due principali squadre del Sud Italia (come l'Inter con sede nel Nord ma con tifosi nel meridione) con le quali è segretamente gemellata fin dai tempi della sua fondazione: il Milan e la Juventus. Con queste due compagini l'Inter divide da anni la spartizione dei campionati, alternandosi nell'usurpazione del titolo di Campione d'Italia nel corso di tutta la storia del Campionato di Calcio Italiano. Ciò è accaduto fino al 2005 quando gli alti dirigenti della squadra nerassurra, stanchi di essere derisi dalle altre due complici hanno deciso di compiere un colpo di stato, rendendo pubbliche le marachelle organizzate dalle altre due società e togliendosi di mezzo per un anno la Juventus a cui l'Inter ha estorto anche uno dei titoli rubati giustamente dai bianconeri.
È in edicola il nuovo DVD "I migliori rinvii dal fondo dell'Inter", dato che se ne avessero dovuto fare uno sulle vittorie sarebbe bastato un floppy.
L'Inter è l'unica squadra del pianeta ad aver vinto uno scudetto, quello del 2006, solamente via fax.
Ridere delle disgrazie dell'Inter è l'unica cosa che riesce ad unire, veramente, il popolo calcistico italiano.
L'Inter, vincitrice dello scudetto 2006-07, è stata proclamata di recente "unica squadra italiana" ad aver vinto lo scudetto con la concorrenza di Empoli e Livorno, le quali, non avendo in squadra santi del calibro di San Pietro, Ronaldinho o del Dio Maradona, non hanno retto il contraccolpo psicologico (e fisico) di un certo Marco Materazzi, wrestler professionista WWE.
Alcuni produttori di sigarette hanno deciso di scrivere sui pacchetti non più il fumo uccide, ma MARCO MATERAZZI uccide.
Essere interista fa rimorchiare perché le donne amano i cuccioli indifesi.
Dopo aver vinto 4 Coppe Italia, 10 Campionati italiani e 2 Champions League, un interista spegne la Playstation e va a dormire.
La squadra è ricordata come l'unica che "non è mai stata in serie B", anche se è preferibile il classico "mai dire mai".
È risaputo che i pochi emo che seguono il calcio tifino apposta Inter, in modo da avere un motivo in più per deprimersi.
Nell'ultimo anno l'Inter utilizza due maglie, una con la croce rossa, per essere meglio bersagliata da pallottole vaganti sparate da qualche santo mentre guarda le loro partite, e l'altra maglia, quella classica con striscie di m**da blu e nere, procreate dal Sommo ascoltando le immense stronzate di Mancini nel tentativo di chiedere un giocatore in più, poichè un quel ruolo i giocatori sono minori di 10. In più su tutte e due le maglie troviamo anche un pezzo di cartone colorato di verde, bianco e rosso, che loro spacciano per uno scudetto, conquistato sul campo contro Torino, Albisola, Pizzighettone, Pro Vasto e Real Marcianise.
La squadra ha avuto nelle sue fila il famoso brasiliano Adriano Leite Ribeiro, noto soprattutto per le sue meravigliose prestazioni in discoteca (suo vero campo da gioco), due volte (consecutive) vincitore del BIDONE D'ORO, migliore premio dell'anno per i calciatori professionisti (fuori dal rettangolo verde).
Si dice che i dittatori moderni cerchino di convincere la popolazione a tifare l'Inter, in modo da far cadere i cittadini in depressione ed evitare così che si formino rivolte popolari.
Un antico documento del 1300 afferma che l'Inter abbia anche vinto la Chaccampions League, non si hanno altre informazioni al riguardo...
Alla domanda "Dove non sei mai stato?" Gli interisti sono soliti rispondere "in B!" perché pare che la A sia stata trapiantata nel loro "dnA" al momento della creazione (il 09 marzo 1908), anche se nel 1922 la salvezza gliela hanno regalata "a tavolino" dopo avere chiuso il loro girone all'ultimo posto (beati gli ultimi quando si salvano a tavolino!). Il primo spareggio, con la Sport Italia Milano, l'hanno vinto 2-0 a tavolino perché quella società era già fallita (infatti i due campionati si erano conclusi da tre mesi e mezzo)
Il primo scudetto, quello del 1910, fu il massimo esempio della "correttezza". Infatti è stato vinto contro i ragazzini di undici anni della Pro Vercelli nello spareggio del 24 aprile, conclusosi 10-3 (da notare le tre reti degli undicenni). In quel giorno i vercellesi avevano i titolari impegnati in tornei militari ed avevano chiesto uno spostamento di data, che gli interisti rifiutarono. Così, in risposta alla loro grande correttezza e sportività, la Pro Vercelli mandò in campo la squadra degli undicenni (domanda: ma questo scudetto era, quindi, di legno o di cartone?)
All'Inter è stata, tra l'altro, negata nel 1933 la gioia di vincere una Mitropa Cup dai cattivissimi giocatori dell'Austria Vienna (2-1 a Milano per i nerazzurri, 1-3 a Vienna)
Sempre nella Mitropa lo squadrone nerazzurro è riuscito a perdere 9-0 dallo Slavia Praga nel 1938 (gara giocata nella capitale ceca). Questo record di reti subite in un incontro di coppe europee nessuna squadra italiana l'ha più battuto e sono già passati settanta anni
La prova che il nome Internazionale sia sbagliato sta nei numeri. La squadra in 100 anni ha vinto sette trofei in ambito europeo e mondiale (2 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Uefa, 2 Coppe Intercontinentali) di cui quattro nel biennio 1964-1965 (le coppe presenti in bacheca di quel periodo hanno forma diversa da quella odierna) e tre negli anni novanta del secolo scorso (1991, 1994, 1998)
Inoltre anche il numero di finali disputate in ambito continentale ed intercontinentale è limitato: quattro in Coppa dei Campioni (due vinte, due perse), quattro in Coppa Uefa (tre vinte, una persa), due in Coppa Intercontinentale (vinte) ed una nella Mitropa Cup (persa). Quindi il bilancio parla di undici finali, con sette vittorie e quattro sconfitte in un secolo. E' forse questa una squadra "internazionale" ?

AntonioHBK ha detto...

fratello mio io ti do ragione a prescindere e ti giuro non so neppure se hai scritto a favore o contro l'inter perchè un post così lungo non si può davvero leggere, davvero...non farlo mai più ahahahahaha